Buongiorno 🙂

Oggi volevo trattare un argomento piuttosto conosciuto dalle donne, magari non con il proprio nome, ma sicuramente conosciuto dal lato estetico.

Hai presente quelle ramificazioni di capillari che compaiono sulle gambe? Oppure macchie viola o lividi? Magari il tutto associato a gambe gonfie, doloranti, prurito?

Ecco cara amica si chiama fragilità capillare e colpisce soprattutto le donne e gli anziani.

Le cause sono molteplici come puoi ben immaginare: si va dalla genetica, allo stress come stile di vita all’alimentazione.

Purtroppo quei capillari non sono un problema solo estetico come potresti erroneamente pensare. Certo non è proprio il massimo della vita, d’estate, voler indossare quella bella gonna che ti piace tanto e desistere perchè non vuoi mostrare i tuoi ” problemi estetici” agli altri, ma credimi questa è solo una parte del tuo problema.


Infatti questa fragilità capillare può essere un segno che qualcosa nel tuo corpo non va come dovrebbe e potrebbe evolversi in qualcosa di peggiore come una insufficienza venosa. Non voglio metterti paura, perchè sono cose risolvibili, ma come tali devi prenderle per tempo e coltivare ogni tuo piccolo gesto per prenderti cura delle tue gambe.


So bene quali sono le soluzioni che sono a tua disposizione e vorrei analizzarle assieme a te, vuoi?

Forza, seguimi!

Beh per prima cosa sarebbe corretto poter fare qualche esame semplice per capire realmente quale sia il problema per poi poter seguire la soluzione migliore, ma cerchiamo lo stesso di valutare le scelte senza dover per forza scomodare il medico che di questi tempi è già abbastanza sotto stress( sarebbe meglio dire che non c’è, ma sorvoliamo).

Calze a compressione graduata.

Chi non le conosce.. tutti! Ottima soluzione per quelle persone che sono sempre in piedi per tutelare le gambe, ma però non tutti riescono a tollerarle per tanto tempo. Possono essere utili, ma scomode, inoltre non vanno alla base del tuo problema.

Scleroterapia e affini

Si tratta di un trattamento di iniezioni di liquidi nella zona per il riassorbimento dei capillari. Sicuramente una soluzione rapida ed efficace, ma costosa e ricordati che non va alla base del problema.

Integratori, farmaci e affini

Qui entriamo nel “fai da te”, che può aiutare come no. Se ti muovi a caso in questo campo secondo quanto letto su Donna Moderna oppure con il consiglio dell’amica purtroppo vedrai ben pochi risultati ad un costo elevato di mantenimento( integratore dovrai riacquistarlo più volte corretto?).

Quindi ti trovi con delle soluzioni, ma temporanee o invasive e non sai bene come muoverti.

Non è colpa tua sai? Capisco benissimo che con il fiume di informazioni che ci sono distinguere chi ti vende con il solo scopo di vendere e chi ci tiene a te veramente, sia difficile molto difficile.

Io voglio però mostrarti la mia soluzione e farti capire perchè sono dalla tua parte.

Per prima cosa ho messo a disposizione un intero Webinar, Webinar Soluzione gambe 2.0, completamente gratuito che ti darà le basi per poterti prendere cura delle tue gambe e dei tuoi capillari ovviamente. Troverai tantissime informazioni utili e spiegate in dettaglio, compresi consigli a livello alimentare, integratori e ti prometto che non sarò di parte in quanto non vendo integratori.


Dentro al Webinar avrai una seconda soluzione ancora più efficace e dedicata solo ed esclusivamente al tuo problema alle gambe, per poter finalmente andare alla radice del problema e aver un alleato al tuo fianco per tutta la tua vita.


Sì per sempre, non mento.

Certo puoi sempre rivolgerti ad un trainer preparato che ti segua oppure un medico, ma i costi salgono vertiginosamente.

Il mio webinar è gratuito e all’interno troverai un’ulteriore soluzione efficace per te.

Che senso ha spendere soldi inutilmente quando puoi informarti e prendere tu le decisioni per te stessa e in questo modo risparmiare tempo e denaro?

Ecco avendo in mente questa domanda ho creato tutto questo.

Affrettati e vedere il webinar prima che ci ripensi  e lo metta a numero chiuso 😉

Ci vediamo dall’altra parte, dove tu sei la protagonista del tuo benessere e non l’acquirente di soluzioni improvvisate.

A presto

Francesco

Buongiorno 🙂

Oggi ti volevo parlare del riscaldamento allenamento.

Quant’è importante il riscaldamento prima di allenarsi?

Beh molto ovviamente e oggi cercherò di svelarti cosa c’è di vero nel riscaldamento e cosa non lo è. Già perchè purtroppo anche in questo ambito regna la confusione e molto spesso si trascura il fatto che se un qualcosa è sempre stato fatto così allora è per forza corretto.

Per esempio spesso nell’ambito del fitness o meglio con il suo nome corretto, allenamento contro resistenza, viene utilizzato il cardio per riscaldarsi. Ecco quindi che giunti in palestra ci si riscalda con una bella corsetta al tapis-roulant o alla bike e poi dritti a fare pesi o altro.

Metodo corretto? No.

Infatti con questo metodo la parte che riscalderai maggiormente sarà il cuore. Intendiamoci è ottimo riscaldare il cuore in quanto è una componente fondamentale, così come alzare leggermente la temperatura corporea, ma non è sufficiente.

Infatti nei tuoi esercizi esiste una componente di movimenti composti fatti da articolazioni, muscoli e tendini che verranno utilizzati e a questi chi ci pensa? TU!!

” Altrimenti ci si infortuna Francesco eh!!! “


Sarò sincero con te, in tutti gli anni di allenamento e di insegnamento non ho visto un infortunio dovuto al riscaldamento. Ne ho visti molti invece per esecuzioni errate in qualsiasi parte dell’allenamento, ma non all’inizio. Infortuni dovuti ad una pessima scelta di peso( in eccesso si intende), infortuni dovuti al caso e altri dovuti alla stanchezza finale di allenamento.


Quindi facendo una scaletta dovresti osservare questi accorgimenti:

  • Presta attenzione alla scelta del peso in relazione a dove stai eseguendo l’esercizio nella tua seduta. Infatti la fase centrale è la meno preoccupante, la fase finale di allenamento invece la reputo più delicata rispetto all’iniziale poichè la concentrazione è minore e il rischio di sbagliare è più elevato. Sei più caldo/a, ma sicuramente più vulnerabile mentalmente e quindi potresti sbagliare e risentirne.
  • Presta attenzione al riscaldamento nel senso che devi riscaldare soprattutto articolazioni, tendini e muscoli. Poi comincia ad affrontare i primi esercizi con molta cautela e aumenta l’intensità solo quando ti senti realmente pronta/o. Con un po’ di esperienza capirai anche tu quando sei riscaldato/a in modo ottimale.
  • Riscaldati molto d’inverno e meno d’estate. Questo perchè con il caldo è tutto più semplice e il corpo risulta maggior propenso al movimento.

” Francesco dammi delle dritte su come fare un ottimo riscaldamento per favore!”

Certo, anche se prima devo fare una piccola premessa. Il riscaldamento deve essere una parte dell’allenamento in cui impari a conoscerti. Sei problematica di caviglie? Perdici un po’ più di tempo rispetto al resto. Hai il bacino poco mobile? Riscaldalo con esercizi mirati. Se sei una donna con una curvatura lombare poco pronunciata e ti stai approcciando all’allenamento con i glutei? Usa molti strumenti di mobilità per poter accentuare la tua curvatura e poter così colpire maggiormente i tuoi glutei in allenamento altrimenti gran parte del lavoro che andrai a fare sarà un po’ vano.

Detto questo quello che ti consiglio è di eseguire una routine di riscaldamento sempre uguale che però conterrà magari qualche esercizio specifico in base a quello che farai maggiormente.

Puoi capire che un riscaldamento di allenamento possa differire se poi andrai a fare la sola parte superiore oppure se andrai a fare Squat e Stacchi.

Quindi prova così (il numero di volte dipende da te ma direi un 15 ciascuno e per verso):

  1. Circonduzioni delle caviglie
  2. Circonduzioni delle ginocchia
  3. Circonduzioni bacino in verso orario e antiorario
  4. Aperture della coscia da in piedi verso esterno e poi verso interno una gamba alla volta
  5. Circonduzioni delle braccia in verso orario e antiorario
  6. Circonduzioni con bastone dietro la testa sempre in verso orario e antiorario
  7. Se hai cervicale debole, circonduzioni delicate della testa in senso orario e antiorario
  8. Se hai gomiti deboli o polsi sempre circonduzioni orario e antiorario
  9. A me piace molto far eseguire un saluto al sole unito ad un cane a faccia in giù più volte
  10. Un dead bug da disteso per un paio di volte

Finito questo approccia ai primi esercizi con poco peso e alza man mano intensità ad ogni giro, direi un 2 giri riscaldamento se lavori a circuito o 2 serie se lavori a serie fisse vanno benone.

Questo è quello che faccio fare a chi seguo e con un tempo stimato di 5-10 minuti, ma altamente efficiente.

Spero di averti dato delle dritte in modo da scegliere cosa è meglio per te per effettuare un ottimo riscaldamento allenamento.

Puoi mantenere la tua corsetta o bike iniziale, ma aggiungi un riscaldamento settoriale dopo, altrimenti puoi incorrere non dico ad infortuni, ma fastidi che potresti schivare facilmente con lo schema qui sopra.

A presto.

Francesco

Buongiorno 🙂

Oggi volevo trattare un argomento veramente vasto, ma toccherò solo alcuni punti perchè altrimenti dovrei scrivere molto: la motivazione allenamento.

” Interessante Francesco, quindi mi dirai come poter prendere la giusta motivazione per iniziare l’allenamento o iniziare un percorso!”

Ehm, no! Non sono un motivatore, non lo sono mai stato, haha. Dico davvero non è nella mia indole.

Amo salvare chi si vuole salvare, ma chi non lo vuole mi spiace non siamo compatibili.

La migliore descrizione che ho letto in un test sul web di una parte di me ( hai presente quei test idioti che ti chiedono:” Quale animale vedi per primo rivela chi sei!”, amo il fatto che qualunque risposta leggi va bene o nessuna) è questa:

” Non permetti agli altri di determinare il corso della tua vita perchè hai la lucidità di capire che vivere per compiacere gli altri porta solo rimpianti. Non perdi dunque tempo a cercare di fare le cose per gli altri e le persone tendono per questo a rispettarti ammirando il tuo valore”.

Minchia, aggiungerei, pacca sulla spalla, bravo Francè haha.

Scherzi a parte mi piace donare tutto quello che so, ma solo a chi è motivato e portato ad ascoltare ed applicare.

Se una persona viene da me in cerca della spintarella:” Hey Francesco, devo perdere 10kg, devi farmeli perdere!”. C’è anche per caso un “Oppure te ne pentirai amaramente?”.

E poi io? TU devi perderli mica io, quindi la motivazione la cacci tu io ci metto la conoscenza e i mezzi.

Rude, ma giusto.

” Svegliato male stamattina eh Francè?”

Haha no è che mi piace essere chiaro in tema motivascional.

Non amo i trainer dai 10000 clienti soddisfatti, semplicemente non ci credo. Credo nei pochi e soddisfatti, contenti e con una vita migliore non solo fisicamente.

Se hai realmente bisogno di un motivatore scegli un motivatore, un coach, un life coach, mental coach. Non sono esperto in queste figure quindi lascio a te la decisione.

Rivolgersi ad una persona come ho letto su un profilo: massoterapista, trainer, insegnante yoga, pilates, coach, esperto in nutrizione bla bla bla, pizzaiolo nei weekend niente? Se sei specializzato in tutto non lo sei veramente in nulla, ricordatelo 😉

Sapete cosa spinge dunque una persona a trovare la motivazione di allenamento?


Un bisogno.


Tutti quelli che trovano una motivazione per allenarsi hanno un bisogno alla base da soddisfare. Che sia la voglia di sfogarsi della giornata, che sia il fatto di sentire le endorfine scorrere nel sangue( le sostanze che ti fanno stare bene dopo un allenamento), che sia il piacere di sentire il proprio corpo in movimento, che sia il voler vedersi bella o bello, attraente ecc ecc.

Insomma la motivazione nasce dal bisogno, ma non solo. La motivazione allenamento la puoi creare anche attraverso l’abitudine. Perchè se ci pensi la tua vita è composta da routine continue, schemi continui che applichi infinite volte. Prova a pensare a come ti alzi dal letto e cosa fai: se ti analizzi sui 7gg della settimana ti accorgerai che applichi una routine e questa spesso è difficile da cambiare.

E’ una cosa giusta e ovvia, un po’ come percorrere la strada in macchina per andare al lavoro. Se sai che quella è la tua routine non è che domani vai in elicottero per andare al lavoro o comunque se sì fai un fischio che un giro lo voglio fare anche io.

” Oh Francesco caccia queste idee per trovare la motivazione!”

Ok, ma stai calmo/a haha.

Ecco qua i consigli che posso darti per trovare la motivazione di allenamento in ordine di importanza:

  1. Programma e mantieni costante il tuo appuntamento o i tuoi appuntamenti per allenarti. La costanza ti porterà ad una abitudine, una routine e quindi diventerà una motivazione.
  2. Il tuo allenamento deve farti provare un’emozione, deve farti sentire viva o vivo e no non centra nulla con la fatica. Se quello che cerchi è solo la pura fatica in realtà stai cercando altro, ma ora non ne parlo.
  3. Il tuo allenamento deve darti una ricompensa: che sia il sorriso sul viso per esserti sfogata/o, che sia il gluteo bello tonico ora, che sia il bicipite tondo, che sia un peso che non riuscivi a fare, ma ora sì. Insomma devi portarti via sempre qualcosa, importante è che sia qualcosa di accessibile, tangibile e piccolo.
  4. Trova un compagno di allenamento che può essere anche il tuo personal trainer, ma deve essere un appoggio che se manca tu resti in piedi ricordalo.

Eccoci qua. Mi spiace essere stato un po’ duro agli inizi, ma devi capire che:


In questo mondo chi prende le decisioni, chi è capace di cambiare la rotta del tuo destino, chi vuole un cambiamento sei solo tu. Sei tu a volerlo e nessun altro, tutti quelli attorno sono mezzi, ma l’azione la porti a termine tu.


Se sei interessato o interessata negli anni ho creato un sistema di allenamento altamente motivante perchè interamente costruito sulla persona, si chiama metodo R1goni. No il cognome è corretto ,quell’1 sta ad indicare 1 volta alla settimana di allenamento.

Il mio metodo comprende tutti i punti scritti sopra e molti altri che non ho scritto.

Se sei curiosa o curioso ti invito a questa pagina:

Metodo R1goni

Mi raccomando ragiona su di te e applica i punti sopra esposti e la motivazione non sarà più un problema.

A presto.

Francesco